domenica 12 febbraio 2012

La croce sulle monete - Addenda

Moneta di Costantino con la croce (334-335)
Dopo essere arrivato alla conclusione che prima di Costanzo II nessuno avesse mai inserito la croce, nel senso di simbolo cristiano, fra tutte le monetazioni conosciute, improvvisamente salta fuori questa moneta emessa dalla zecca di Aquileia, fra il 334 e il 335, in nome di Costantino il Grande, colui che impose il cristianesimo quale religione ufficiale dell'Impero Romano.

L'oggetto che si trova tra i due stendardi è inequivocabilmente una croce latina. La legenda che inquadra la scena non contiene niente di cristiano: dice semplicemente GLORIA EXERCITVS, e l'iconografia della moneta proviene da una ben più antica usata anche da altri imperatori precristiani e dallo stesso Costantino.
Costantino I, zecca Ticinum 318-319

Infatti  nella sua monetazione questa con la croce potrebbe essere un unicum, ma mai disperare, possiamo risalire fino a che non troviamo questa della zecca del Ticinum, molto più antica. Stimata dagli storici come battuta intorno al 318-319, penso che difficilmente può essere trovata questa simbologia in precedenza, con buona pace di coloro, forse la maggioranza, che assegnavano il primato numismatico di questa simbologia alle monete del Regno di Axum.
Le loro monete crucigere appartengono al periodo post 350, cioè l'anno della loro cristianizzazione, e fra le prime croci si trovano nelle loro monete battute intorno al 360, quindi ben più tardi dell'epoca di Costantino che cristianizzò l'impero dopo il 313 e che la moneta qua sopra rappresenta forse in assoluto la prima croce coniata.
Penso che questa cavalcata, à rebours, sul simbolo principale della religione cristiana sia arrivata alla fine, possiamo risalire forse oltre Costantino? Ovviamente no, dato che la testimonianza della prima croce su una sua moneta compare soltanto cinque anni dopo la conversione.

2 commenti: