Aveva cominciato un magazzino di vestiti di Vienna nel 2000 (vedi la notizia dal sito de La Repubblica), ma oggi il fenomeno si è diffuso, in Spagna una catena di abbigliamento l'ha riproposto con grande successo di pubblico a Madrid, Santander e in questi giorni anche a Barcellona.
Il programma è semplice: presentarsi nudi, o almeno in intimo, di fronte al negozio prima dell'apertura, poi i primi cento clienti possono vestirsi gratuitamente scegliendo i capi d'abbigliamento dentro il negozio per uscirne vestiti di tutto punto.
La Kleider Bauer viennese offriva ai primi cinque clienti nudisti presentatosi alla cassa un buono di settecentomila lire (cinquemila scellini) per i vestiti. Il magazzino Desigual in Spagna ha preferito invece premiare i coraggiosi con l'abbigliamento gratuito di due capi a scelta per ciascun concorrente.
In tempo di crisi economica che colpisce sia i clienti che i commercianti questa iniziativa è lodevole e molto appetita dal largo pubblico ormai con le pezze al culo grazie ai nostri governanti attuali.
Anticamente queste scene si vedevano soltanto nell'occasione dei saldi di fine stagione ma comunque, anche se con prezzi più contenuti, li dovevi pagare.
Oggi c'è invece chi pensa, anche solo per lanci pubblicitari, di pirandellescamente vestire gli ignudi.
O tempora, o more
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domenica 6 marzo 2011
venerdì 4 marzo 2011
La triste storia di uno stilista un po' nazista: John Galliano
Gli antichi latini dicevano: In vino veritas e io ci credo, in questo caso lo stilista di Dior (anzi ex Dior) anglo spagnolo John Galliano, uno dei geni rampanti della moda che ha vestito, fra le altre, la fascinosissima Charlize Theron, è incappato in un incidente di percorso della sua brillante carriera con squallide affermazioni filonaziste e antisemite condite da un finale: I love Hitler .
Il tutto ripreso da un cellulare in un locale parigino. Fra i fumi dell'alcol o meglio ubriaco come una zucca, il povero (si fa per dire) Galliano, nato a Gibilterra da genitori spagnoli, è stato addirittura fermato dalla polizia francese alla vigilia della sfilata parigina della Maison Dior .
I suoi molti estimatori, fra cui le top model Naomi Campbell e Kate Moss (anche loro note alla giustizia americana), parlano di agguato o gossip pilotato.
Io invece penso che Galliano ormai segnalatosi da tempo come consumatore abituale di alcol, se non addirittura alcolizzato impenitente, abbia semplicemente espresso il suo Galliano-pensiero politicamente scorretto.
Da Dior è arrivata prontamente una lettera di licenziamento. La condanna per le incaute affermazioni di Galliano, immortalate da un video quindi difficilmente smentibili, hanno fatto infuriare lo stilista bavarese Karl Lagerfeld che ha parlato di una macchia sul mondo della moda.
Questa è la storia, un po' triste, di uno stilista considerato l'ultimo geniale fricchettone della moda internazionale e della sua infelice affermazione filonazista.
Il tutto ripreso da un cellulare in un locale parigino. Fra i fumi dell'alcol o meglio ubriaco come una zucca, il povero (si fa per dire) Galliano, nato a Gibilterra da genitori spagnoli, è stato addirittura fermato dalla polizia francese alla vigilia della sfilata parigina della Maison Dior .
I suoi molti estimatori, fra cui le top model Naomi Campbell e Kate Moss (anche loro note alla giustizia americana), parlano di agguato o gossip pilotato.
Io invece penso che Galliano ormai segnalatosi da tempo come consumatore abituale di alcol, se non addirittura alcolizzato impenitente, abbia semplicemente espresso il suo Galliano-pensiero politicamente scorretto.
Da Dior è arrivata prontamente una lettera di licenziamento. La condanna per le incaute affermazioni di Galliano, immortalate da un video quindi difficilmente smentibili, hanno fatto infuriare lo stilista bavarese Karl Lagerfeld che ha parlato di una macchia sul mondo della moda.
Questa è la storia, un po' triste, di uno stilista considerato l'ultimo geniale fricchettone della moda internazionale e della sua infelice affermazione filonazista.
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